Le prescrizioni urbanistiche e le necessitá di La Immoviliare Veneziana sono state il punto di partenza delle considerazioni necessarie alla nascitá del master plan.

La zona orientale prospicente la tangenziale Est é stata adibita a Parco, tanto per fungere da filtro acustico/visivo, quanto per permettere lo scavalcamento della rete viaria. Il parco infatti, in prossimitá dell’attuale cavalcavia pedonale, raggiunge la quota opportuna per poter accedere al passaggio. La posizione del parco, oltre a coincidere con la porzione di terreno individuata nella VPRG, si trasforma in elemento di cerniera del progetto e un bene comune per i nuovi residenti e per i fruitori della rete dei parchi di Mestre.

La porzione adibita a residenze si sviluppa in “L” tra via Ca’ d’Oro e la sua perpendicolare. Seguendo il tracciato dei futuri lotti a Sud dell’intervento e perpendicolarmente a via Ca’ d’Oro, si individuano gli assi viari di penetrazione. Si defi niscono cosí tre aree distinte ma in stretta relazione tra loro, con il parco e con l’attuale e il futuro edificato.

Tra il parco e le tre aree si colloca un bacino d’acqua che, oltre a svolgere il ciclo di fi todepurazione per l’intero intervento, garantisce un volume di invaso superiore alle prescrizioni presenti per l’area.

All’interno delle tre aree precedentemente defi nite, trova ubicazione l’edificato, dando vita cosí a tre CONTRADE.

La CONTRADA piú a Sud (SP = 6.618,55m²) si trova interamente al di fuori della fascia di rispetto dell’elettrodotto. La prescrizione della VPRG di Standard Primari a parcheggi per l’area é di almeno 1240 m². Si prevedono quattro aree ubicate omogeneamente per assicurare un uso ottimale dei posti auto sia per i visitatori del parco che per quelli dei residenti. I parcheggi pubblici sono integrati con il parco e si diminuisce il loro impatto visivo attraverso la vegetazione e i terrapieni.

É previsto un piano sotterraneo in corrispondenza di ogni CONTRADA adibito a parcheggio privato e cantine.

La viabilitá é stata studiata per assicurare il minor flusso di traffico veicolare all’interno delle CONTRADE. Perimetralmente alle strade carrabili si sviluppa una rete di percorsi pedonali che collegano l’edifi cato e conducono ai sentieri del parco.

Principio fondante dell’intervento é, dunque, la CONTRADA. Questo sistema si ripete, in forme differenti ma analoghe, tre volte, semplificando l’attuazione dell’intervento e conferendogli al tempo stesso coerenza e continuitá.

Un elemento alto (torre) collegato ad uno piú basso (linea) si relazionano con un elemento a densitá minore (ballatoio o schiere). Questa composizione assicura una varietá tipologica, la creazione di spazi pertinenziali che contribuiscono allo sviluppo delle relazioni sociali e una densitá variabile.

Il posizionamento degli elementi genera una “strada” in cui si svolgono le attivitá sociali della CONTRADA. In questo spazio si affacciano le attivitá connesse alla residenza (nursery, ludoteca, biblioteca, lavanderia, ecc.) da una parte, i giardini privati dall’altra. La “strada” é contemporaneamente un corridoio verde che conduce al parco.

La torre trova sempre ubicazione nella zona nord della CONTRADA, permettendo un ottimale livello di illuminazione tanto agli altri edifici quanto allo spazio pubblico. Le torri si orientano vero il parco, convertendosi nelle nuove icone di Mestre Bissuola.

Le CONTRADE vengono orientate e ubicate in accordo con i principi bioclimatici e in modo da creare un tessuto cittadino gerarchizzato. Le torri di ogni CONTRADA non giungono a interferire con l’edifi cato delle altre CONTRADE. Lo spazio a sud tra le due CONTRADE si converte nello spazio pubblico comune all’intero intervento, ospitando al piano terra le attvitá di maggior interesse per l’intera comunitá.

Geometricamente le due CONTRADE alle estremitá tendono verso la CONTRADA del centro, dove sorge la nuova agorá.