Funzionalità, bellezza, sostenibilità e armonia rispetto al contesto, rappresentano i principali criteri secondo i quali i rinnovamenti spaziali proposti sono immaginati, progettati, realizzati e valutati. Il contesto, sia questo fisico, sociale, culturale è un elemento non prescindibile, al quale ci si è necessariamente relazionati. È stato studiato un approccio formale permeabile che tenga conto della texture disegnata dai campi agricoli, ma sia aperto al costruito.

Si è cercato di creare un sistema di edifici che si relazionasse al contesto fisico in maniera chiara e visibile facendo emergere la preesistenza e integrandosi in maniera tangibile con il contesto ambientale. Si ripropongono due manufatti architettonici che, dialogando mutuamente, lasciano trasparire il loro ruolo all’interno del compendio.

Il Centro di formazione, con la sua volumetria regolare e rigorosa, si lega con gli edifici esistenti del Campus (Biblioteca, Area museale, Planetario e Cupola didattica) e ne accentua il carattere scientifico istituzionale.

La Scuola materna, d’altro canto, riflette la sua essenza ludico attrattiva, stagliandosi con una volumetria piú eccentrica nel territorio. Per gli edifici da demolire e ricostruire, che ospiteranno Infopoint, Centro espositivo e Laboratorio archeologico si é privilegiata una scelta di totale aderenza alle costruzioni del passato, per radicare il progetto alla storia e al territorio.

La sistemazione degli spazi esterni é stata razionalizzata per ricucire l’intervento giá realizzato (edifici, percorsi e parcheggio), la zona a sud ovest e gli elementi del nuovo intervento. Scaturisce cosí un percorso che, tenendo in considerazione la topografia del luogo, si sviluppa sinuoso evitando ingenti pendenze e si rapporta con tutti i punti di interesse del Campus.